Il Consiglio dei Ministri del 6 Febbraio 2014 ha approvato, su proposta del ministro degli Affari esteri, Emma Bonino, l’Accordo fra Italia ed Israele sulla previdenza sociale, fatto a Gerusalemme il 2 febbraio 2010, che regola i rapporti tra i due Paesi per quanto riguarda l’individuazione della legislazione applicabile e le pensioni. Elemento centrale è la tutela dei lavoratori al seguito delle imprese e la totalizzazione e trasferibilità delle pensioni. Il testo è limitato infatti a queste due fattispecie e non tiene conto delle tecniche di coordinamento previste per l’acquisizione dei diritti ad altre prestazioni previdenziali in chiave transfrontaliera. Alla base dell’Accordo è, la volontà di garantire ai cittadini italiani che hanno lavorato in Italia prima di trasferirsi in Israele la possibilità di percepire, direttamente in Israele, un trattamento pensionistico in linea con i contributi versati in Italia. Diversamente i cittadini italiani residenti in Israele percepirebbero solamente una pensione equivalente agli anni di contributi versati una volta trasferitisi nello Stato ebraico, senza possibilità di recuperare i contributi italiani.