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Festa della Repubblica – 79° anniversario.

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Si è celebrata il 4 giugno a Tel Aviv la Festa della Repubblica Italiana, alla presenza di Ministri di Governo, alti funzionari, esponenti di primo piano della società civile israeliana e una folta rappresentanza di connazionali.

La cerimonia è stata introdotta dall’Ambasciatore Luca Ferrari e dal Vice Ministro degli Affari Esteri, Sharren Haskel, per conto del Ministro degli Esteri Gideon Sa’ar in missione a Berlino. Le celebrazioni sono proseguite con un omaggio dell’Opera di Israele alla tradizione operistica italiana e l’esecuzione dal vivo di arie di Puccini e Rossini. Presente anche una mostra curata dall’Ambasciata sul ruolo delle donne italiane nella scienza.

Nel suo discorso, l’Ambasciatore Ferrari ha ripercorso i legami commerciali, culturali ed in campo scientifico che hanno dato forma ad un partenariato che dal 1949 è andato arricchendosi. Alimentato quotidianamente da oltre 20 mila italiani in Israele e dalle rispettive vibranti comunità, operatori silenziosi impegnati nella comune prosperità.

La Repubblica Italiana e lo Stato di Israele sono emersi della tragedia della seconda guerra mondiale e si fondano entrambi su principi di democrazia, libertà e giustizia. Principi e valori saldi che devono costituire una bussola nel mondo che cambia, come ha ricordato il Presidente della Repubblica Mattarella il 2 giugno.

Israele, ha proseguito l’Ambasciatore, attraversa una delle fasi più drammatiche e dolorose della sua storia. Il pogrom del 7 ottobre è una ferita aperta e 58 ostaggi sono ancora a Gaza. Roma ha risposto stando al fianco di Israele e chiedendo il rilascio incondizionato degli ostaggi. Dopo 600 giorni di guerra ci uniamo a quanti auspicano che le proposte negoziali sul tavolo possano presto essere accettate. Che la guerra ed i combattimenti possano cessare.

È necessario, ha sottolineato l’Ambasciatore, un cessate il fuoco che apra ad una pace giusta. Senza Hamas e altre organizzazioni terroristiche, ma con il favore dei partner arabi e dei palestinesi. Non bisogna infatti confondere il terrorismo con l’intera popolazione palestinese. L’Italia ha ben chiara la differenza tra Hamas che usa i civili come scudi umani in sacrificio e la popolazione che porta il peso di incredibili sofferenze. Per questo il Governo si è da subito attivato per alleviare l’impatto umanitario del conflitto. Lo dimostrano le azioni promosse dal Vice Presidente del Consiglio e Ministro Tajani nel quadro dell’iniziativa Food for Gaza che ha visto l’invio di oltre 100 tonnellate di aiuti alimentari e sanitari nella Striscia e le evacuazioni mediche. I camion italiani donati al WFP operano nella Striscia e le attività proseguiranno senza sosta.

L’Italia è orgogliosa di questi risultati. Noi non siamo come quelli che combattete, ha enfatizzato l’Ambasciatore Ferrari, e questo non dobbiamo mai dimenticarlo. Noi siamo l’Occidente che promuove lo Stato di diritto, il diritto umanitario e si specchia nei diritti umani sanciti dalle Nazioni Unite.

Tutto ciò deve non ci deve fare dimenticare, ha concluso l’Ambasciatore Ferrari, gli orrori dell’antisemitismo che riemergono in maniera preoccupante. Campagne di odio e la caccia agli ebrei sono inaccettabili. L’impegno del Governo italiano è massimo. Come ha ribadito il Presidente del Consiglio Meloni, l’antisemitismo è una piaga che minaccia i nostri valori democratici.

L’Ambasciata d’Italia, ringrazia gli sponsor che hanno contribuito al successo delle celebrazioni ed augura a tutti i connazionali buona Festa della Repubblica!